Le aziende italiane che intendono importare prodotti alcolici per venderli direttamente ai privati durante fiere o mercati in Francia devono rispettare una serie di adempimenti normativi e fiscali previsti dalla legislazione francese. Confartigianato France ha preparato una guida sugli obblighi da osservare per svolgere l’attività in conformità con le normative locali e dell’Unione Europea.
1. Autorizzazioni e Registrazione
Prima di poter importare e vendere prodotti alcolici in Francia, è necessario ottenere alcune autorizzazioni specifiche:
- Registrazione presso le autorità doganali francesi (Douanes et Droits Indirects): le aziende che importano alcolici in Francia devono registrarsi presso l’autorità doganale e ottenere un numero di identificazione. Questo è obbligatorio per le operazioni che coinvolgono alcolici, soggetti ad accise e altre imposte indirette.
- Permesso per la vendita di alcolici: per vendere alcolici al dettaglio in occasione di fiere o mercati, potrebbe essere necessario ottenere una licenza temporanea di vendita, chiamata “Licenza di tipo III” in Francia. Questa autorizzazione va richiesta al Comune o all’organizzatore della fiera o del mercato, e può essere valida solo per l’evento specifico.
- Nomina di un rappresentante fiscale (se l’azienda non ha sede legale in Francia): la nomina di un rappresentante fiscale in Francia può essere necessaria per gestire le accise e le imposte sul territorio. Di questo ce ne possiamo occupare noi di Confartigianato.
2. Dichiarazioni Fiscali e Pagamento delle Accise
Gli alcolici importati in Francia sono soggetti a diritti di accisa, che variano a seconda del tipo di bevanda (vino, birra, liquori) e del contenuto alcolico.
- Dichiarazione delle accise: l’azienda importatrice è tenuta a dichiarare e pagare le accise sugli alcolici. Le accise devono essere versate prima della messa in commercio del prodotto sul suolo francese.
- Documento Amministrativo di Accompagnamento Semplificato (DAES): per il trasporto dei prodotti alcolici dall’Italia alla Francia, l’impresa deve accompagnare la spedizione con il DAES, un documento necessario per la circolazione intra-UE di beni soggetti ad accise.
- Pagamento delle imposte: oltre alle accise, i prodotti alcolici venduti in Francia sono soggetti alla TVA (Taxe sur la Valeur Ajoutée), l’equivalente dell’IVA italiana. La TVA sugli alcolici varia, e deve essere applicata al momento della vendita ai privati. Di questo ce ne possiamo occupare noi di Confartigianato.
3. Norme di Etichettatura e ConformitÃ
Tutti i prodotti alcolici venduti in Francia devono rispettare le norme di etichettatura stabilite dalle leggi francesi e dell’Unione Europea. Tra i requisiti principali:
- Etichettatura in francese: l’etichetta dei prodotti alcolici deve essere redatta in lingua francese e includere tutte le informazioni obbligatorie, come:
- Nome del prodotto;
- Contenuto alcolico (% vol);
- Volume netto del prodotto;
- Informazioni sull’origine;
- Avvertenze sui rischi per la salute (ad esempio, l’obbligo di inserire il simbolo che vieta il consumo di alcolici alle donne in gravidanza).
- Tracciabilità dei prodotti: ogni lotto di prodotti deve essere tracciato in modo da poter essere identificato in caso di controlli sanitari o fiscali.
4. Procedure Doganali
Nel caso in cui gli alcolici vengano trasportati dall’Italia alla Francia, è necessario seguire le procedure doganali e fiscali specifiche per i prodotti soggetti ad accise:
- Registrazione nel sistema EMCS (Excise Movement and Control System): l’azienda deve utilizzare il sistema EMCS per la gestione della movimentazione dei prodotti alcolici tra Paesi dell’Unione Europea. Questo sistema consente di tracciare e controllare il trasferimento dei prodotti soggetti ad accisa.
- Dichiarazione doganale: all’arrivo dei prodotti alcolici in Francia, è necessario presentare una dichiarazione doganale che includa dettagli sul tipo di merce, il valore, e le accise da pagare.
- Ottenere l’autorizzazione di expediteur certifié (EC): la presente autorizzazione è rilasciata per una durata illimitata. Se si desidera effettuare solo una spedizione una tantum, si può richiedere l’approvazione occasionale (ECTO).
Lasciamo qui di seguito il link al sito della dogana francese per le informazioni complete: www.douane.gouv.fr
5. Vendita durante le Fiere e i Mercati
Durante la partecipazione a fiere e mercati, le aziende devono rispettare diverse regole:
- Autorizzazione alla vendita in spazi pubblici: oltre alla licenza per la vendita di alcolici, le fiere e i mercati richiedono spesso permessi specifici per l’occupazione del suolo pubblico, che devono essere richiesti agli organizzatori dell’evento o alle autorità locali.
- Emissione di ricevute fiscali: in Francia, le vendite ai privati devono essere accompagnate da una ricevuta o scontrino fiscale che documenti la transazione e l’applicazione della TVA.
- Orari e regole di vendita: le normative locali in materia di fiere e mercati possono prevedere restrizioni sugli orari di vendita di alcolici, e talvolta è vietato vendere bevande alcoliche in determinate fasce orarie o a specifiche categorie di consumatori (ad esempio, minori di 18 anni).
6. Normativa Sanitaria e Sicurezza Alimentare
Gli alcolici venduti devono rispettare le normative sanitarie e di sicurezza alimentare in vigore in Francia. Gli importatori sono responsabili della qualità e della sicurezza dei prodotti:
- Controlli sanitari: le autorità francesi, come la DGCCRF (Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraudes), possono effettuare controlli sulla conformità dei prodotti durante fiere e mercati. È quindi essenziale assicurarsi che i prodotti siano conformi alle norme igieniche e sanitarie.
- Norme di conservazione: i prodotti alcolici devono essere conservati in condizioni adeguate durante il trasporto e la vendita, garantendo che il prodotto non subisca alterazioni.
Conclusioni
Le ditte italiane che desiderano importare e vendere prodotti alcolici direttamente ai privati
durante fiere o mercati in Francia devono assicurarsi di adempiere a tutti gli obblighi fiscali,
doganali, sanitari e normativi. Per la parte fiscale, quindi l’ottenimento della P.IVA francese e il pagamento delle imposte è possibile contattare la nostra sede di Confartigianato che si occupa delle pratiche Francia mentre per gli adempimenti doganali consigliamo di contattare le autorità doganali francesi per ottenere assistenza personalizzata.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti è possibile contattare l’Ufficio di Ventimiglia di Confartigianato allo 0184.352636 dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 13.30 o lasciare un messaggio con un nominativo al numero WhatsApp 389/9588821.